Commercio
City Green Light: Un Futuro Sostenibile e Inclusivo
2024-12-09

Nel 2023, City Green Light ha raggiunto risultati significativi, con un incremento del fatturato e una crescita del 10,3% rispetto all'anno precedente. L'azienda ha combinato lo sviluppo sostenibile con la creazione di valore nei territori in cui opera, promuovendo l'efficienza energetica e soluzioni smart per ridurre i consumi ed emissioni. Questa strategia ha portato a un risparmio di 92.000 tonnellate di CO2 e 290.500 MWh all'anno. Il 73% dell'energia utilizzata proviene da fonti rinnovabili, servendo un bacino di utenza di 5,3 milioni di persone. City Green Light mantiene un dialogo costante con i 300 comuni italiani in cui è presente, migliorando la qualità dei servizi offerti e promuovendo il benessere locale. L'azienda si distingue anche per la sua responsabilità sociale, con iniziative culturali e politiche aziendali che rispettano le convenzioni internazionali del lavoro.

I Pilastri del Successo Sostenibile

Il successo di City Green Light nel 2023 si è radicato nella sua visione di medio-lungo periodo. In un contesto italiano sempre più consapevole dell'impatto ambientale, l'azienda ha implementato misure per massimizzare l'efficienza energetica e sviluppare soluzioni interconnesse. Questo approccio ha permesso un risparmio notevole di CO2 e energia. Nel frattempo, City Green Light ha esteso il suo impegno verso le comunità locali, supportando iniziative culturali e economiche. La governance aziendale è stata rafforzata con l'introduzione di un Codice Etico e politiche sociali, culminando nella creazione di un Comitato Diversity & Inclusion. Queste azioni hanno contribuito a migliorare l'ambiente lavorativo, promuovendo inclusione e conciliazione vita-lavoro. I risultati sono evidenti: un aumento del 30% del numero di dipendenti, tra cui un significativo incremento del 44% di donne nell'organico.

Da un punto di vista di osservatore, il modello di City Green Light rappresenta un esempio virtuoso di come l'innovazione e la responsabilità sociale possano coesistere. L'azienda dimostra che è possibile ottenere ottimi risultati economici senza sacrificare l'impegno verso l'ambiente e le persone. Questo bilancio di sostenibilità offre una prospettiva incoraggiante per il futuro, mostrando come le aziende possano agire come agenti di cambiamento positivo nelle loro comunità.

Assolombarda Rinnova le Sue Leadership per il Quadriennio 2024-2028
2024-12-13

Nel recente periodo, si sono conclusi gli incontri cruciali che hanno visto l'elezione dei nuovi dirigenti e membri dei consigli dei gruppi di Assolombarda, insieme ai coordinatori delle filiere. Questi leader guideranno le rispettive aree fino al 2028. L'importanza di questi ruoli è incontestabile, dato che i gruppi e le filiere rappresentano il cuore industriale e progettuale dell'organizzazione, con oltre 7.000 aziende associate.

L'Elezione dei Nuovi Dirigenti di Assolombarda

Nell'autunno dorato del panorama economico lombardo, si sono riuniti i delegati per eleggere i futuri leader che guideranno i principali settori industriali per i prossimi quattro anni. Ogni presidente e coordinatore è stato selezionato per la sua competenza specifica nel proprio campo:

  • Laura Maria Ferrari presiederà il Gruppo Alimentazione;
  • Aaron Tagliabue sarà alla guida del Gruppo Chimici;
  • Luciano Caspani sorveglierà il Gruppo Design e Arredo;
  • Giovanni Milani prenderà le redini del Gruppo Energia;
  • Samanta Reale guiderà il Gruppo Gomma-Plastica;
  • Claudio Bassoli sarà responsabile del Gruppo Innovation Services;
  • Federico Valtolina dirigerà il Gruppo Meccatronici;
  • Daniele Demartini presiederà il Gruppo Media, Comunicazione e Spettacolo;
  • Carlo Palmieri sarà alla testa del Gruppo Moda;
  • Dario Beretta guiderà il Gruppo Sanità;
  • Alessandro Fidato sarà responsabile del Gruppo Trasporti, logistica e infrastrutture;
  • Gianluca Scavo presiederà il Gruppo Turismo.

Inoltre, i coordinatori delle filiere saranno:

  • Adriana Pontecorvo per l'Agroalimentare;
  • Carlo Frigerio per l'Attrattività;
  • Roberto Forresu per l'Automotive;
  • Nicola Lanzetta per l'Energy Sustainable Global Chain;
  • Claudio Garosci per il Largo Consumo;
  • Alessandra Gelera per le Life Sciences;
  • Gaetano Terrasini per lo Spazio Costruito.

Il presidente Alessandro Spada ha sottolineato l'importanza di questi ruoli, evidenziando come essi fungano da ponte tra le esigenze delle imprese e le decisioni politiche.

Da un punto di vista giornalistico, questa nomina segnala un rinnovamento significativo nella leadership industriale della Lombardia. Il coinvolgimento attivo di professionisti esperti promette una nuova era di innovazione e collaborazione tra i vari settori economici. La capacità di anticipare le tendenze e proporre soluzioni innovative potrebbe essere il catalizzatore per un futuro più brillante per tutte le imprese associate ad Assolombarda.

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La Fiat e lo Stato: Un Legame Complesso tra Passato e Futuro
2024-12-05
La storia della Fiat, un'icona dell'industria italiana per oltre un secolo, intreccia una narrazione intricata di politiche statali, incentivi e decisioni aziendali. Oggi, con l'avvento di Stellantis, questo rapporto si è trasformato in un nodo difficile da sciogliere, sollevando domande cruciali sulla gestione dei fondi pubblici e la protezione del lavoro italiano.

L’Industria Italiana a Crocevia tra Stato e Mercato

Un Secolo di Sinergie Industriali

L'industria automobilistica italiana ha attraversato decenni di sviluppo, sempre in stretta collaborazione con il governo nazionale. Dal 1975 al 2012, la Fiat ha ricevuto ingenti somme di denaro dallo Stato italiano, ammontanti a circa 220 miliardi di euro. Questi finanziamenti erano destinati a garantire stabilità e occupazione sul territorio nazionale, ma secondo alcune associazioni di consumatori, hanno contribuito a finanziare una delocalizzazione sistematica della produzione all'estero.Il paradosso emerge chiaramente quando si considera che questi fondi avrebbero dovuto servire per mantenere l'occupazione in Italia, ma invece hanno spesso finito per sostenere la crescita industriale in paesi con costi del lavoro più bassi. La garanzia Sace del 2020, concessa dal governo Conte durante la pandemia, assegna 6,3 miliardi di euro alla Fca, che aveva già trasferito la sua sede legale in Olanda. Gli azionisti hanno incassato dividendi, ma non in Italia, bensì nel Paese europeo.

Le Implicazioni Europee

Il punto critico riguarda anche l'Unione Europea. Come può un mercato comune funzionare efficacemente se stipendi, costi del lavoro e condizioni lavorative sono così diversi tra gli Stati membri? La concorrenza diventa impari, e come spesso accade, a pagare il prezzo più alto è l'industria dei paesi con regole e tutele più stringenti, come l'Italia. In questo scenario, Stellantis trova più conveniente produrre in Polonia o in altri paesi dell'Est Europa, mantenendo però un marchio "Made in Italy" che rischia di essere solo un'etichetta vuota.Il problema si aggrava ulteriormente quando si considera che tra il 1990 e il 2019, il gruppo Fiat, compresi Iveco e Magneti Marelli (ormai venduta), ha beneficiato di contributi per 4 miliardi di euro su investimenti dichiarati di 10 miliardi. In pratica, quasi il 40% degli investimenti è stato finanziato dallo Stato, ponendo in evidenza una dipendenza significativa dai fondi pubblici.

La Concorrenza Globale

A complicare ulteriormente il quadro, c'è l'avanzata dell'Estremo Oriente. La Cina domina ormai anche i grandi centri commerciali italiani, dove le auto cinesi e coreane monopolizzano le esposizioni. In questo contesto, il sistema industriale italiano appare sempre più fragile e incapace di competere globalmente. Il Presidente di Federcontribuenti Marco Paccagnella pone una domanda cruciale: per quanto tempo ancora l'Italia dovrà sostenere e finanziare con i denari dei contribuenti le aziende che socializzano le perdite e privatizzano i profitti?La sfida per l'industria italiana è ora doppia: rafforzare la propria competitività interna e affrontare la crescente minaccia esterna. Solo con una strategia mirata e una visione lungimirante sarà possibile preservare l'eredità industriale del Paese, garantendo allo stesso tempo un futuro promettente per le generazioni future.
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