L'acquisizione di Vodafone Italia ha portato Swisscom a ristrutturare e rafforzare il suo consiglio di amministrazione. Laura Cioli, un'intraprendente manager con esperienza in vari settori chiave, è stata proposta per entrare nel consiglio. Il suo percorso professionale comprende ruoli direttivi in importanti aziende italiane, tra cui RCS e GEDI. Nel frattempo, Swisscom ha annunciato una riorganizzazione interna e previsioni finanziarie per l'anno successivo.
Laura Cioli, una figura rispettata nel panorama imprenditoriale italiano, viene proposta per l'elezione come membro del consiglio di amministrazione di Swisscom. Con una carriera che spazia dal telecommunication al settore editoriale, Cioli ha accumulato un'ampia esperienza gestionale. Dal 1999 al 2006, ha ricoperto la posizione di direttore esecutivo presso Vodafone Italia, dimostrando una notevole abilità nel pilotare grandi organizzazioni. Successivamente, ha guidato diverse aziende, tra cui Sirti, RCS e GEDI, consolidando ulteriormente la sua reputazione come leader strategica.
Dopo aver conseguito un master in Business Administration alla Bocconi, Cioli ha iniziato la sua carriera lavorando nella consulenza con Bain. In seguito, ha occupato vari incarichi di alto livello in aziende come Sky Italia e CartaSì (ora Nexi). Tra i suoi contributi più significativi, vi è la guida di RCS tra il 2015 e il 2016 e del gruppo GEDI tra il 2018 e il 2020. Durante la sua carriera, ha fatto parte di diversi consigli d'amministrazione, tra cui Mediobanca, Sofina, Brembo, Autogrill, Pirelli, Telecom Italia, Webuild e ANSA. Questa vasta esperienza la rende un'aggiunta preziosa per Swisscom, che sta cercando di ampliare il proprio profilo gestionale.
Il gruppo svizzero Swisscom ha annunciato una serie di cambiamenti strutturali e finanziari significativi. A partire dal 1° aprile, verrà istituito un Group Executive Committee composto da quattro membri chiave che si occuperanno della gestione e della definizione della strategia aziendale. Questo comitato opererà in collaborazione con le società nazionali e sarà responsabile di informare il consiglio di amministrazione. Le attività in Svizzera e in Italia saranno gestite separatamente da due Executive Committees distinti, riflettendo una suddivisione geografica delle operazioni.
Nel quadro finanziario, Swisscom ha registrato un calo del 0,3% nei ricavi, che hanno raggiunto 11,036 miliardi di franchi svizzeri nel 2024. L'EBITDA è diminuito del 5,8%, fino a 4,35 miliardi di franchi, mentre l'utile netto è sceso del 9,9%, stabilendosi a 1,54 miliardi. Questi risultati sono stati attribuiti ai costi di integrazione e transazione legati all'acquisto di Vodafone Italia, che hanno ammontato a 227 milioni di franchi. Nonostante queste sfide, Fastweb, l'attività italiana del gruppo, ha mostrato un trend positivo con un aumento del fatturato del 6,7%. Per il 2025, Swisscom prevede un fatturato tra i 15 e i 15,2 miliardi di franchi, un EBITDAaL di circa 5 miliardi, investimenti tra i 3,1 e i 3,2 miliardi e un dividendo crescente di 26 franchi per azione.
L'industria della moda sta celebrando un cambiamento significativo con l'arrivo di Silvia Onofri come nuova CEO di Miu Miu. Questo sviluppo segna una transizione importante per la casa di moda, che mira a rafforzare la propria posizione sul mercato internazionale. Con un ricco background nel settore del lusso e della moda, Onofri porta con sé esperienze preziose che saranno cruciali per il futuro dell'azienda. La sua nomina segue il recente passaggio di Benedetta Petruzzo a Christian Dior Couture.
Silvia Onofri inizia il suo mandato come capo esecutivo di Miu Miu con l'intento di promuovere lo sviluppo strategico del marchio. Il compito principale sarà quello di migliorare la presenza globale dell'azienda, sfruttando le competenze acquisite durante la sua carriera nel settore del lusso. Questo obiettivo richiederà non solo leadership ma anche una visione chiara per navigare nei complessi mercati internazionali. La sua esperienza precedente suggerisce che sia pronta ad affrontare questa sfida.
Il ruolo di Silvia Onofri come leader di Miu Miu è destinato a essere influenzato dalla sua lunga esperienza nel mondo del lusso. A partire da Bulgari, dove ha iniziato la sua carriera, fino al ruolo di CEO EMEA e responsabile commerciale globale presso Bally, ogni passo del suo viaggio professionale ha contribuito a prepararla per questo momento. Nel 2023, il suo incarico come brand president di Napapijri presso VF Corporation ha dimostrato la sua abilità nel guidare trasformazioni aziendali significative. La sua formazione accademica, che include un master in economia e commercio, con specializzazioni prestigiose, ha fornito una solida base teorica per le sue realizzazioni pratiche nel campo del lusso.
Con l'ingresso di Onofri, Miu Miu si trova all'alba di una nuova era di crescita e innovazione. La sua missione immediata sarà quella di consolidare il posizionamento del marchio e ampliare la sua influenza su scala globale. Questo processo coinvolgerà non solo l'ottimizzazione delle operazioni interne ma anche l'esplorazione di nuovi mercati e opportunità commerciali. La sua capacità di identificare trend emergenti sarà cruciale per mantenere Miu Miu all'avanguardia nell'industria della moda.
Il successo futuro di Miu Miu dipenderà in gran parte dalla leadership di Silvia Onofri. Le sue competenze nel riposizionamento dei marchi e nella gestione delle trasformazioni aziendali saranno essenziali per portare avanti la visione del marchio. Grazie alla sua esperienza con aziende come Bally e Napapijri, Onofri ha dimostrato la sua abilità nel combinare tradizione e innovazione. Inoltre, la sua formazione economica e commerciale fornisce uno strumento prezioso per analizzare e interpretare i dati di mercato, consentendo decisioni strategicamente informate. L'obiettivo finale è quello di elevare Miu Miu a un livello superiore di eccellenza nel panorama internazionale del lusso.
Nel contesto dell'audizione alla Commissione parlamentare, il presidente Roberto Ginex e la direttrice generale Mimma Iorio hanno fornito un quadro dettagliato delle attuali gestioni previdenziali dell'Istituto Nazionale di Previdenza della Professione Giornalistica (Inpgi). L'obiettivo principale è garantire la sostenibilità a lungo termine della cassa pensionistica, evitando liquidazioni improvvise. Gli oltre 47.000 lavoratori assicurati presso l'Inpgi beneficiano di una gestione responsabile, con un patrimonio superiore al miliardo di euro investito in progetti sostenibili.
Attualmente, l'Inpgi assicura oltre 47.000 professionisti del giornalismo, divisi tra uomini e donne. Dalla metà del 2022, l'ente si occupa esclusivamente della parte autonoma della categoria. Le statistiche del 2023 indicano che circa 26.000 sono i contribuenti correnti. Le entrate medie dichiarate variano in base al tipo di attività: collaborazione coordinata e continuativa o libero professionista. Queste cifre riflettono una distribuzione equilibrata delle risorse all'interno dell'istituto.
Le entrate contributive annue ammontano a circa 70 milioni di euro, con la maggior parte proveniente dalla contribuzione per le prestazioni di invalidità, vecchiaia e superstiti. Questi fondi sono essenziali per mantenere la stabilità finanziaria dell'Inpgi. La gestione dei contributi è stata ottimizzata per garantire una maggiore adeguazione dei trattamenti pensionistici ai bisogni specifici dei giornalisti autonomi. L'adozione di misure innovative ha permesso di migliorare la qualità dei servizi offerti, mentre si mantiene un bilancio solido.
L'Inpgi si impegna nella promozione di pratiche di investimento socialmente responsabili. Il patrimonio supera il miliardo di euro e viene gestito con criteri di sostenibilità. L'obiettivo principale è garantire la piena e continua solvibilità nel lungo periodo, evitando azioni precipitose che potrebbero compromettere la stabilità economica dell'ente. Questa strategia mira a preservare il benessere futuro dei professionisti del giornalismo.
Nella memoria presentata alla commissione, l'Inpgi evidenzia come la politica di investimento sia orientata verso la sostenibilità della gestione previdenziale. Gli obiettivi per gli anni 2024-2026 includono la consolidazione della solvibilità e la prevenzione di eventuali crisi finanziarie. Questa approccio prudente permette all'Inpgi di affrontare le sfide future con sicurezza, garantendo che i benefici futuri siano adeguatamente finanziati e sostenibili nel tempo. La combinazione di pratica finanziaria responsabile e attenta pianificazione strategica pone le basi per un futuro più luminoso per tutti i professionisti del settore.