Il Gruppo Almaviva, leader nella trasformazione digitale del settore Finance & Insurance, ha annunciato significative modifiche nella sua struttura dirigenziale. L'importante cambiamento avverrà il 12 dicembre 2024, con la nomina di Mario Mendia come amministratore delegato sia di ReActive che della controllata Kline. Piero Rossini, fino ad ora alla guida dell'azienda, assumerà il ruolo di presidente, dedicandosi alla supervisione delle strategie aziendali e allo sviluppo del business. Antonio Amati, attualmente direttore generale della divisione IT di Almaviva, diventa consigliere con specifica responsabilità nel coordinamento delle attività tra ReActive e Kline all'interno del gruppo.
In un autunno ricco di sfumature dorate, il Gruppo Almaviva ha deciso di rinnovare la sua leadership in vista del futuro. Il 12 dicembre 2024 segnerà l'inizio di una nuova era per ReActive e Kline, con l'ingresso di Mario Mendia nella veste di amministratore delegato. Mendia, un esperto con trentennale esperienza nel campo tecnologico dei servizi finanziari, subentra a Piero Rossini, che passa al ruolo di presidente con compiti di supervisone strategica. In parallelo, Antonio Amati assume la responsabilità di consigliere, incaricato di coordinare le operazioni tra le due società all'interno del gruppo. Questo riorientamento risponde alla necessità di affrontare nuove sfide nel settore digitale, sfruttando le competenze di professionisti altamente qualificati.
Dall'ottica di un osservatore esterno, questo cambio di rotta rappresenta un importante passo verso la modernizzazione e l'efficienza operativa. La scelta di affidarsi a figure esperte come Mario Mendia dimostra l'impegno del Gruppo Almaviva a rimanere all'avanguardia nel panorama digitale. Con la sua vasta esperienza internazionale e conoscenze approfondite del mercato finanziario, Mendia è pronto a guidare queste aziende verso nuovi orizzonti di crescita e innovazione. Questo cambiamento promette di portare un'ondata di dinamismo e visione futuristica all'interno dell'organizzazione.
Il gruppo industriale Stellantis ha annunciato un forte impegno per l'Italia, prevedendo investimenti significativi nel futuro prossimo. Jean Philippe Imparato, responsabile europeo di Stellantis, ha dichiarato che nonostante le sfide del settore automobilistico, l'azienda continuerà a sostenere la produzione e lo sviluppo nel Paese senza l'aiuto di finanziamenti pubblici. Inoltre, il ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato da Adolfo Urso, ha ribadito l'importanza di un piano industriale chiaro e sostenibile per il rilancio del settore automotive in Italia.
Stellantis ha confermato la sua volontà di mantenere tutti gli stabilimenti italiani attivi, con una crescita della capacità produttiva prevista già dal 2026 grazie ai nuovi modelli. Il gruppo ha pianificato investimenti per oltre 40 miliardi di euro fino al 2025, inclusi i fondi destinati agli acquisti da fornitori operanti in Italia. Ogni sito di produzione avrà un programma di modelli specifici che copriranno diversi anni, arrivando fino al 2032. Inoltre, Torino assumerà un ruolo centrale come sede regionale e centro globale per la divisione dei veicoli commerciali, nonché hub per la produzione della nuova generazione della 500 ibrida e della futura 500 elettrica.
Imparato ha evidenziato che Stellantis è il principale contributore all'economia italiana nel settore automobilistico, con investimenti che hanno raggiunto i 10 miliardi di euro tra il 2021 e il 2025. L'azienda sostiene anche la joint venture Acc, rimanendo aperta alla possibilità di realizzare una giga factory a Termoli, in base all'evoluzione tecnologica e alle condizioni di mercato. Questi investimenti sono finanziati esclusivamente con risorse interne, dimostrando l'impegno continuo di Stellantis verso l'Italia senza dipendenze da finanziamenti pubblici.
Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha inaugurato il tavolo Stellantis, esprimendo gratitudine per il lavoro collaborativo che ha permesso di segnare una svolta importante per l'industria automobilistica italiana ed europea. Urso ha sottolineato l'importanza di agire insieme per rilanciare il settore automotive durante questa fase critica di transizione tecnologica. Il governo ha stanziato oltre un miliardo di euro nel 2025 per supportare le aziende nella transizione in corso, utilizzando strumenti di politica industriale.
Il ministro ha aggiunto che la transizione deve essere gestita con cura, chiedendo a Stellantis di assumersi la piena responsabilità sociale e di lavorare in collaborazione con tutte le parti interessate. Urso ha ribadito l'importanza di un piano industriale che ponga l'Italia al centro dello sviluppo strategico di Stellantis, impegnandosi a mantenere la produzione e l'occupazione nel Paese, investire in ricerca e sviluppo, valorizzare il Made in Italy e proteggere il lavoro. Inoltre, si è richiesto un impegno comune in Europa per rivedere le regole sull'automotive, secondo le indicazioni espresse nel 'non paper'. Questo approccio mira a garantire che l'Italia sia pronta a affrontare le sfide future del settore automobilistico con determinazione e innovazione.