Le relazioni tra le nazioni coinvolte nel conflitto ucraino stanno prendendo una nuova direzione. Il presidente Volodymyr Zelenskyj ha affermato che per l'Ucraina è essenziale prima stabilire un accordo con gli Stati Uniti per affrontare il leader russo, Vladimir Putin. Secondo Zelenskyj, solo dopo aver delineato una strategia con Washington, sarà possibile intraprendere discussioni costruttive con Mosca. Durante una visita in una località significativa dell'Ucraina occidentale, il capo di stato ha sottolineato l'importanza di questi colloqui bilaterali come passo preliminare verso qualsiasi negoziato di pace.
Inoltre, Zelenskyj ha espresso alcune preoccupazioni riguardanti le recenti interazioni telefoniche tra Donald Trump e Putin. Nonostante ciò, mantiene fiducia nella priorità americana verso l'Ucraina. Il presidente ha anche menzionato l'intenzione di partecipare a incontri con funzionari statunitensi di alto livello, sperando che tali sessioni possano consolidare ulteriormente i legami tra i due paesi. In aggiunta, Zelenskyj ha ribadito la necessità di includere l'Europa nei futuri dibattiti, considerando l'importanza del continente per l'Ucraina e il sostegno ricevuto durante il conflitto.
L'Ucraina e l'Europa sono allarmate dalla possibilità che l'offensiva russa possa continuare anche durante i negoziati. Gli Stati Uniti hanno svolto un ruolo cruciale nel fornire assistenza militare e finanziaria a Kiev negli ultimi tre anni. Questo supporto è stato fondamentale per resistere all'invasione russa. La collaborazione internazionale rimane quindi vitale per garantire la sicurezza e la stabilità della regione. L'obiettivo finale deve essere quello di promuovere la pace attraverso il dialogo e la cooperazione, valorizzando sempre i principi di giustizia e solidarietà internazionale.
Una significativa iniziativa dedicata all'occupazione giovanile e alla crescita professionale nel settore del retail si terrà a breve. Organizzata da Federdistribuzione, la prima Open Week di Noi Distribuzione si svolgerà dal 17 al 21 febbraio 2025. Questa manifestazione avrà luogo in diverse città italiane e offrirà incontri, testimonianze e giornate di reclutamento per avvicinare i giovani alle opportunità professionali del moderno commercio al dettaglio. Il focus sarà sui servizi operativi e sui nuovi ruoli legati alle tecnologie digitali.
Nel cuore dell'inverno del 2025, una serie di eventi promettitori daranno vita alla prima Open Week di Noi Distribuzione. Questa iniziativa, che si estenderà dal 17 al 21 febbraio, coinvolgerà diverse metropoli italiane e offrirà un panorama completo delle opportunità lavorative nel campo del retail. Gli incontri con professionisti del settore, le testimonianze dirette e le sessioni di reclutamento saranno l'opportunità ideale per i giovani di esplorare questo dinamico ambiente di lavoro.
I dati più recenti evidenziano come il settore del retail italiano impieghi oltre 440.000 persone, con un'elevata percentuale di contratti a tempo indeterminato. In particolare, l'attenzione verso l'occupazione giovanile è notevole, con quasi il 61% di donne occupate e circa il 18% degli addetti sotto i 30 anni. Tra i profili professionali più richiesti, spiccano gli addetti alle vendite, i specialisti nel settore alimentare e i professionisti dei settori fai-da-te e arredamento. Inoltre, cresce la domanda per esperti di tecnologie digitali e intelligenza artificiale, riflettendo la continua evoluzione del mercato.
Il Presidente di Federdistribuzione, Carlo Alberto Buttarelli, ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa per far conoscere ai giovani il mondo del retail moderno, un settore in rapida crescita e sempre più orientato all'innovazione. L'esperienza diretta nei punti vendita risulta fondamentale per comprendere le dinamiche del lavoro e per favorire una crescita professionale duratura.
Da un punto di vista giornalistico, questa iniziativa rappresenta un passo importante verso la valorizzazione dell'occupazione giovanile e femminile nel settore del retail. L'accento sulla formazione e sull'innovazione tecnologica suggerisce un futuro promettente per chi desidera costruire una carriera in questo campo. La partecipazione attiva dei giovani a tali eventi potrebbe essere determinante per la loro crescita professionale e per l'ulteriore sviluppo del settore stesso.
L'acquisizione di Vodafone Italia ha portato Swisscom a ristrutturare e rafforzare il suo consiglio di amministrazione. Laura Cioli, un'intraprendente manager con esperienza in vari settori chiave, è stata proposta per entrare nel consiglio. Il suo percorso professionale comprende ruoli direttivi in importanti aziende italiane, tra cui RCS e GEDI. Nel frattempo, Swisscom ha annunciato una riorganizzazione interna e previsioni finanziarie per l'anno successivo.
Laura Cioli, una figura rispettata nel panorama imprenditoriale italiano, viene proposta per l'elezione come membro del consiglio di amministrazione di Swisscom. Con una carriera che spazia dal telecommunication al settore editoriale, Cioli ha accumulato un'ampia esperienza gestionale. Dal 1999 al 2006, ha ricoperto la posizione di direttore esecutivo presso Vodafone Italia, dimostrando una notevole abilità nel pilotare grandi organizzazioni. Successivamente, ha guidato diverse aziende, tra cui Sirti, RCS e GEDI, consolidando ulteriormente la sua reputazione come leader strategica.
Dopo aver conseguito un master in Business Administration alla Bocconi, Cioli ha iniziato la sua carriera lavorando nella consulenza con Bain. In seguito, ha occupato vari incarichi di alto livello in aziende come Sky Italia e CartaSì (ora Nexi). Tra i suoi contributi più significativi, vi è la guida di RCS tra il 2015 e il 2016 e del gruppo GEDI tra il 2018 e il 2020. Durante la sua carriera, ha fatto parte di diversi consigli d'amministrazione, tra cui Mediobanca, Sofina, Brembo, Autogrill, Pirelli, Telecom Italia, Webuild e ANSA. Questa vasta esperienza la rende un'aggiunta preziosa per Swisscom, che sta cercando di ampliare il proprio profilo gestionale.
Il gruppo svizzero Swisscom ha annunciato una serie di cambiamenti strutturali e finanziari significativi. A partire dal 1° aprile, verrà istituito un Group Executive Committee composto da quattro membri chiave che si occuperanno della gestione e della definizione della strategia aziendale. Questo comitato opererà in collaborazione con le società nazionali e sarà responsabile di informare il consiglio di amministrazione. Le attività in Svizzera e in Italia saranno gestite separatamente da due Executive Committees distinti, riflettendo una suddivisione geografica delle operazioni.
Nel quadro finanziario, Swisscom ha registrato un calo del 0,3% nei ricavi, che hanno raggiunto 11,036 miliardi di franchi svizzeri nel 2024. L'EBITDA è diminuito del 5,8%, fino a 4,35 miliardi di franchi, mentre l'utile netto è sceso del 9,9%, stabilendosi a 1,54 miliardi. Questi risultati sono stati attribuiti ai costi di integrazione e transazione legati all'acquisto di Vodafone Italia, che hanno ammontato a 227 milioni di franchi. Nonostante queste sfide, Fastweb, l'attività italiana del gruppo, ha mostrato un trend positivo con un aumento del fatturato del 6,7%. Per il 2025, Swisscom prevede un fatturato tra i 15 e i 15,2 miliardi di franchi, un EBITDAaL di circa 5 miliardi, investimenti tra i 3,1 e i 3,2 miliardi e un dividendo crescente di 26 franchi per azione.