Cronaca
La Ricerca della Parola Perduta
2024-12-19

Nel mondo della poesia contemporanea, un artista britannico si distingue per la sua riflessione profonda sulla comunicazione e il linguaggio. Vivendo in Slovenia, questo poeta esplora come le parole possano spiegare o nascondere la verità degli eventi. Attraverso la sua opera, egli cerca di ricordare una parola specifica che potrebbe rivelare o occultare significati importanti.

Un Viaggio nella Memoria e Nella Scrittura

In un angolo tranquillo del cuore europeo, un creativo proveniente dalle isole britanniche ha trovato ispirazione tra le montagne e i laghi di Slovenia. John Phillips, noto autore di numerose raccolte poetiche, riflette sulle sfumature del linguaggio. In uno dei suoi componimenti, egli descrive la ricerca di una parola dimenticata, che potrebbe contenere chiavi per comprendere ciò che è accaduto o ciò che è rimasto inespresso. Questa ricerca diventa un simbolo più ampio della nostra continua lotta per trovare le parole giuste nel momento giusto.

Dal punto di vista di un osservatore, questa poesia invita a riflettere sull'importanza delle parole nella nostra vita quotidiana. Ci ricorda che ogni singola parola può avere un impatto profondo, non solo nelle nostre relazioni interpersonali ma anche nella comprensione del mondo che ci circonda. La ricerca di Phillips ci sprona a essere più attenti e consapevoli nel modo in cui scegliamo e utilizziamo il nostro linguaggio.

Un Viaggio Visivo: Guido Guidi e la Sua Evoluzione Artistica
2024-12-19
La retrospettiva dedicata a Guido Guidi, ospitata al Maxxi di Roma fino al 20 aprile 2025, rappresenta una profonda immersione nel lavoro di uno dei più influenti fotografi del paesaggio italiano. Curata da Simona Antonacci, Pippo Ciorra e Antonello Frongia, l'esposizione offre un percorso cronologico attraverso oltre quattrocento opere, rivelando la coerenza e la radicalità del suo processo creativo.

L'arte di Guido Guidi: Un Itinerario Visivo che Trascende il Tempo

Le Origini di un Maestro

Nato nel 1941, Guido Guidi ha iniziato fin da giovane a coltivare una passione per il disegno. Le sue prime esperienze educative lo hanno portato dal Liceo Artistico di Ravenna all'Università di Venezia, dove ha studiato Architettura sotto la guida di Carlo Scarpa, Mario Deluigi e Bruno Zevi. Questi anni formativi non solo hanno affinato le sue capacità tecniche ma hanno anche alimentato la sua ammirazione per i grandi maestri dell'arte come Piero della Francesca e Andrea Mantegna. Dopo aver completato il servizio militare, Guidi si è dedicato al disegno industriale, ma è stato nel 1967 che la fotografia è diventata il suo interesse principale. Il suo insegnante, Italo Zannier, ha svolto un ruolo cruciale nella sua evoluzione artistica, incoraggiandolo a esplorare la grammatica del mezzo fotografico con attenzione e precisione.Il periodo successivo è stato segnato da un'intensa fase di sperimentazione. In una lettera inviata al suo professore nel 1971, Guidi espresse chiaramente la sua visione: "Penso a una f. come processo di conoscenza – non credo a un risultato definitivo – esistono solo delle tappe". Questa filosofia ha guidato tutto il suo lavoro successivo, caratterizzato da riflessioni profonde e continui ritorni ai temi fondamentali del suo pensiero artistico.

Una Teoria Visiva

Guido Guidi ha sviluppato un modo unico di vedere il mondo, basato su osservazioni scientifiche e riflessioni filosofiche. I suoi soggetti spesso sono luoghi e oggetti quotidiani, apparentemente privi di importanza, ma che acquistano nuova vita attraverso la sua lente. La provincia italiana, lontana dai monumenti spettacolari e dalla frenesia metropolitana, è diventata il suo territorio di elezione. Qui, Guidi ha scoperto una bellezza nascosta, un equilibrio tra natura e cultura che pochi altri hanno saputo catturare con tanta sensibilità. Ogni scatto racconta una storia, ogni foto è un frammento di un viaggio continuo verso la comprensione del paesaggio.Il rigore e la semplicità con cui Guidi affronta il suo lavoro sono evidenti nell'allestimento dell'esposizione al Maxxi. Le specifiche richieste dall'autore, come l'assenza di pareti curve, riflettono la sua attenzione ai dettagli e la volontà di mantenere l'integrità del suo approccio artistico. Oltre alle fotografie, l'esposizione presenta pubblicazioni, volumi personali e materiali d'archivio, offrendo un quadro completo della sua carriera e del suo pensiero.

Un Tributo alla Storia dell'Arte

Il titolo dell'esposizione, "Col tempo", è un omaggio al dipinto cinquecentesco "Vecchia" di Giorgione, un artista che Guidi considera un amico. Questa scelta rivela un legame profondo con la tradizione artistica italiana, ma anche una consapevolezza del tempo che passa e delle trasformazioni che esso porta. Guidi, sebbene chiamato "maestro", preferisce restare nell'ombra, citando Carlo Emilio Gadda. Tuttavia, la sua influenza è indubbia, soprattutto tra gli studenti che ha insegnato negli anni e coloro che hanno avuto l'opportunità di frequentare la sua casa-laboratorio-archivio a Ronta, in provincia di Cesena.L'imponenza della mostra è pari a quella del catalogo che l'accompagna, pubblicato a gennaio grazie alla collaborazione tra il Maxxi e la casa editrice inglese Mack. Questo volume, come le precedenti pubblicazioni del fotografo curate dalla stessa casa editrice, è un testamento alla ricchezza e alla profondità del lavoro di Guido Guidi, offrendo agli studiosi e agli appassionati una risorsa preziosa per comprendere meglio la sua evoluzione artistica.
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Il Canale di Panamá: Una Question di Sovranità e Rispetto
2024-12-23
Il recente scambio di dichiarazioni tra il presidente panamense José Raúl Mulino e il presidente eletto statunitense Donald Trump ha riportato al centro dell'attenzione la gestione del canale di Panamá. Questa infrastruttura strategica, che collega l'Atlantico al Pacifico, è stata oggetto di dispute diplomatiche per decenni, ma oggi si trova al cuore di una nuova sfida geopolitica.

La Verità Sulla Gestione del Canale: Un Patrimonio Non Negociabile

Un Patrimonio Strategico nel Cuore delle Americhe

Il canale di Panamá rappresenta uno dei punti nevralgici della navigazione mondiale. Costruito dagli Stati Uniti a inizio Novecento, fu restituito formalmente al paese centroamericano nel 1999, segnando un momento storico nella storia moderna di Panamá. Da allora, il paese ha dimostrato una gestione eccellente, garantendo la sicurezza e l'efficienza del passaggio marittimo. Ogni anno, migliaia di navi transitano attraverso questa via d'acqua, contribuendo significativamente all'economia locale e globale. Il canale non solo facilita il commercio internazionale, ma rappresenta anche un simbolo di autonomia e progresso per il popolo panamense.Tuttavia, le recenti affermazioni di Donald Trump hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla sovranità del canale. Trump ha criticato le tariffe applicate alle navi statunitensi, accusando Panamá di trattamento ingiusto. Tali dichiarazioni hanno indotto Mulino a rispondere con fermezza, ribadendo che il canale appartiene a Panamá e che la sua gestione non è negoziabile. La reazione del governo panamense è stata chiara: ogni metro quadrato del canale rimarrà sotto il controllo del paese, senza alcuna interferenza esterna.

Una Collaborazione Fondamentale per la Sicurezza Regionale

Nonostante le tensioni, Mulino ha espresso il desiderio di mantenere rapporti costruttivi con gli Stati Uniti. In particolare, ha evidenziato l'importanza della collaborazione in ambiti come la lotta all'immigrazione irregolare e al traffico di droga. Questi temi sono cruciali per la stabilità della regione e richiedono un dialogo aperto e cooperativo tra i due paesi. Panamá intende continuare a lavorare insieme agli Stati Uniti per affrontare queste sfide comuni, mentre preserva la propria sovranità e indipendenza. La sicurezza del canale e la protezione delle frontiere rimangono priorità assolute per il governo panamense.Inoltre, la gestione del canale non può essere ridotta a una semplice questione economica. Esso rappresenta un patrimonio culturale e storico di grande valore, frutto di decenni di sforzi e sacrifici. La sua conservazione e sviluppo devono essere guidati da principi di responsabilità e trasparenza, garantendo che il canale continui a servire come ponte tra le nazioni e promuova lo sviluppo economico e sociale della regione. La leadership panamense è determinata a mantenere questo impegno, proteggendo l'eredità lasciata dai suoi predecessori.

La Realizzazione di un Futuro Condiviso

Guardando al futuro, Panamá aspira a rafforzare ulteriormente la propria posizione come attore chiave nella governance del canale. Questo implica non solo la continua ottimizzazione delle operazioni, ma anche l'esplorazione di nuove opportunità per migliorare l'efficienza e la sostenibilità. La tecnologia e l'innovazione saranno fondamentali in questo processo, consentendo al canale di adattarsi alle esigenze mutevoli del commercio globale. Allo stesso tempo, Panamá resta aperto al dialogo con tutte le parti interessate, compresi gli Stati Uniti, per costruire un quadro di collaborazione basato sul rispetto reciproco e sui benefici condivisi.Il canale di Panamá rappresenta molto di più di una semplice infrastruttura logistica; è un simbolo di unità e progresso. La sua gestione deve essere ispirata da principi di integrità e trasparenza, garantendo che continui a servire come ponte tra le nazioni e promuova lo sviluppo economico e sociale della regione. Panamá è pronto ad affrontare le sfide del futuro, difendendo la propria sovranità e collaborando con tutti coloro che condividono questi valori.
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