La recente entrata in vigore del nuovo codice della strada ha portato significative modifiche per l'uso dei monopattini elettrici, trasformandoli da semplice mezzo di trasporto urbano in veicoli soggetti a restrizioni burocratiche. Questo cambiamento ha innescato una riflessione sulla sostenibilità e praticità delle nuove normative, nonché sui possibili impatti sull'ambiente e sulle abitudini dei cittadini.
Nelle metropoli moderne, la facilità di movimento è cruciale. A Milano, dove la rete di trasporti pubblici è efficiente e i servizi di condivisione sono ampiamente disponibili, molti residenti hanno optato per soluzioni alternative come il monopattino elettrico. Questi veicoli offrono un modo rapido ed economico per coprire distanze brevi, integrando perfettamente con altri mezzi di trasporto. Tuttavia, le nuove regole hanno reso l'esperienza meno attraente.
Oggi, chi desidera utilizzare un monopattino deve affrontare obblighi come la tesseratura, l'assicurazione e l'uso del casco. Questi requisiti aggiuntivi hanno già spinto alcuni utenti a rinunciare al mezzo o a cercare alternative. La necessità di portare sempre con sé il casco, ad esempio, rappresenta una seccatura pratica che scoraggia l'uso spontaneo. Inoltre, la proibizione di circolare nelle piste ciclabili ha ulteriormente limitato l'attraenza di questo mezzo di trasporto. Molti si chiedono se queste misure contribuiranno realmente alla sicurezza o se invece renderanno più complicato un sistema che funzionava bene.
I servizi di condivisione di monopattini elettrici stanno fronteggiando sfide significative a causa delle nuove disposizioni legali. L'introduzione di costi aggiuntivi per la tesseratura e l'assicurazione potrebbe rendere non conveniente l'operatività di queste piattaforme. Alcune aziende hanno già annunciato intenzioni di ritirarsi dal mercato italiano, lasciando in dubbio il futuro di un settore che aveva mostrato grande promessa.
Inoltre, lo sviluppo di questi servizi aveva contribuito positivamente all'ambiente. Studi recenti dimostrano che grazie ai monopattini elettrici, sia Roma che Milano hanno visto una diminuzione sostanziale degli spostamenti in auto, con benefici diretti sull'inquinamento atmosferico. Ora, con l'eventuale riduzione dell'uso di questi veicoli, c'è il rischio che aumentino nuovamente le emissioni di CO2. Mentre alcuni applaunderanno la fine dei problemi legati al parcheggio disordinato, altri temono che la nuova regolamentazione possa avere effetti collaterali indesiderati, come l'aumento del traffico e la perdita di posti di lavoro nel settore dei servizi di sharing. Alla fine, resta da vedere se le nuove norme porteranno davvero un miglioramento generale o se, invece, comprometteranno una soluzione di mobilità urbana sostenibile e flessibile.
L’industria europea continua a impegnarsi nella neutralità climatica prevista per il 2050 e nel passaggio alla mobilità a zero emissioni. Tuttavia, le nuove regole sulle emissioni di CO2 entreranno in vigore tra pochi mesi, mettendo sotto pressione i costruttori auto. Le sanzioni per eccedere i limiti di CO2 potrebbero essere devastanti, con multe che raggiungono fino a 95 euro per ogni grammo di CO2 extra moltiplicato per il numero di auto vendute nell’UE. La situazione richiede una rapida risposta politica da parte della Commissione europea entro la fine del 2024.